mercoledì 29 febbraio 2012

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Di Bertino e della nonna Adele ( 34 )





                                                 olio di Lina Osti


Ecco il fischio del treno, papà e mamma chiamano Bertino perchè è ora di prepararsi e di avvicinarsi con le valigie alla piattaforma,  ma Bertino non riesce ancora a staccare la mente dai suoi pensieri : non avrebbe più potuto accompagnare la nonna, nelle mattine d'estate, a fare la spesa dalla Merope, una strana signora, vestita di nero, che aveva una bottega dentro un casotto di legno dipinto di verde, accanto al mulino, sull'argine del canale e vendeva un po' di tutto, dal pane ai dolci, la verdura, la frutta, le caramelle, i formaggi, l'olio, insomma l'antenata di un supermercato;
ma la cosa che Bertino ricordava con più entusiasmo, era la focaccia soffice e ricoperta di zucchero, che la Merope tagliava a metà con un lungo coltello e farciva con una crema di cioccolata.
Bertino andava a fare la spesa con la nonna prevalentemente per questa merenda succulenta .......




                       la Merope, particolare dal mondo di Bertino

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martedì 28 febbraio 2012

In attesa della primavera.


Febbraio ci ha portato tanta neve e un periodo di difficoltà inconsuete sia per chi doveva lavorare, ma anche per chi, senza grandi impegni si è trovato costretto a modificare le proprie abitudini di vita inventando cose nuove da fare e ritrovandosi con tanto tempo per leggere e meditare.


























Anche gli animali si sono fermati stupiti a guardare il mondo, trasformato da questo mantello di neve abbagliante che ha creato magiche forme e insoliti colori.























Ed ora che la vita ha ripreso possesso di ogni cosa, possiamo ricominciare a camminare, camminare per
strada, in campagna, nei prati, nei sentieri di montagna, nei boschi....... camminare....... camminare.......




                        





martedì 21 febbraio 2012

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Di Bertino e della nonna Adele ( 33 )





Nell'attesa, seduto sulla panchina, Bertino si perde nei suoi pensieri e con lo sguardo segue un gruppo di pecorelle al pascolo nel campo che confina con la stazione;
le guarda spostarsi lentamente e strappare con voracità i ciuffi d'erba e improvvisamente gli torna alla mente di quando lui e Nenè, poco prima delle feste di Pasqua, si davano un gran da fare a costruire, vicino al porcile di Nino, una piccola casetta, fatta di mattoni vecchi, sassi e cortecce di legno, che avrebbe dovuto accogliere un agnellino;
L'interno perciò veniva accuratamente riempito di paglia perchè fosse più accogliente e caldo.
E così, ogni anno, appena Bertino sentiva dire in casa, dallo zio Nanni, che presto sarebbe andato a prendere l'agnello, si affrettava ad avvisare Nenè, perchè lo aiutasse nella costruzione del piccolo ovile, rimanendo poi entrambi nella emozionante attesa che arrivasse l'ospite per poterlo coccolare un po'.
Ma la cosa strana era che questo agnellino non arrivava mai ed era sempre una delusione quando, passata la Pasqua, lo zio Nanni li rassicurava dicendo che se ne sarebbe parlato l'anno successivo.
Il mistero si svelò a Bertino solo qualche anno dopo, quando cioè cominciò a interrogarsi su quella carne arrosto che tutti addentavano con entusiasmo durante il pranzo di Pasqua.




                                                      oli di Lina Osti



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domenica 19 febbraio 2012

Sorolla a Ferrara


Dal 17 di marzo al 17 di giugno 2012, a Ferrara nella sede di Palazzo dei Diamanti, in mostra le opere del periodo maturo (1908/18 )di Joaquin Sorolla, pittore spagnolo del periodo di maggior diffusione dell'impressionismo, protagonista della Belle Epoque, contemporaneo di Sargent e di Boldini.
Il pittore affascinato dalla luce dei giardini dell'Alhambra di Granada, che restituisce sulle sue tele e dall'Andalusia che ha segnato profondamente la sua immaginazione.
Come Monet, verso la fine della sua vita si è ritirato nella sua casa di Madrid, dove ha creato in girdino, un angolo di segreta bellezza da ritrarre nei suoi quadri.






per ingrandire cliccare  sulle immagini














La mostra è visitabile ogni giorno lunedì compreso  9,00/19,00
aperto anche:
Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile,1 maggio 
e 2 giugno.

giovedì 16 febbraio 2012


Si spogliavano così sulle spiagge nei primi decenni del 1900.

Una raccolta di cartoline e foto d'epoca che testimoniano 
usi e " costumi " sulle spiaggie nei primi anni del 1900.
Molte immagini ricordano le tele degli impressionisti e come diceva Georges Braque ( 1882-1963) : 

" Mi piacerebbe scrivere dell'importanza dell'arte nella vita, dei suoi influssi. Non si è in grado di concepire il posto che essa occupa e i suoi effetti persino su cose che sembrano lontanissime dalla pittura. Se al giorno d'oggi vi sono così tante persone sulle spiagge, che vanno a nuotare, è grazie agli impressionisti. Sono stati loro a creare il culto degli spazi aperti."





























martedì 14 febbraio 2012

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Di Bertino e della nonna Adele ( 32 )






 Bertino ricordava quando la Giorgina tirava fuori, da una madia della cucina, con gesti misurati, come fosse un rito sacro, una tazza coperta da un tovagliolo bianco e il momento in cui, tolto il tovagliolo, si spandeva tutt'intorno un profumo strano che colpiva il suo olfatto e si imprimeva nella memoria;
all'interno della tazza c'era una palla di pasta bianca un po' infarinata con sopra un taglio a forma di croce.
Bertino era così affascinato da questo mistero, che aveva voluto imitare la nonna in questo rito che vedeva ripetersi tutte le settimane, per cui, con la sua fida Nenè, un giorno aveva deciso di fare il pane.
Avevano perciò raccolto, nel campo di grano della Giorgina, diverse spighe e dopo averle pulite, avevano macinato faticosamente i chicchi, con un vecchio macinino da caffè recuperato in cantina;
con questa farina poi, avevano impastato una pagnottella con sale e acqua, senza dimenticare la croce sopra, anche se nessuno dei due ne aveva capito il significato.
Ma c'era qualche cosa che a Bertino era sfuggita: il concetto del lievito; quindi questo pane, una volta cotto nel forno della nonna, risultava della consistenza della pietra.
Tuttavia Nenè, aveva tentato di mangiarne un pezzo, facendosi male ai denti e comunque gli aveva detto che era buonissimo, anche perchè per lei, quello che faceva Bertino era sempre così sorprendente, che non si sarebbe mai sognata di dispiacerlo, dicendogli che era immangiabile.




                                                   oli di Lina Osti


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sabato 11 febbraio 2012

I  "Compianti "  in Italia.


  Dopo i " Compianti " ospitati a Bologna, ho pensato di raccogliere una breve carrellata di alcuni, ( quelli almeno più conosciuti ), dei tanti altri che sono sparsi in quasi tutte le città Italiane, anche se di alcuni ci sono notizie incerte sia sull'autore che sulla datazione precisa; mi sembrava comunque interessante mostrarli.



A )  Guido Mazzoni 1477/79 Chiesa S. Giovanni Battista  Modena
          Terracotta



 B ) Ignoto con chiare influenze G.Mazzoni e Mantegna 1480/90              Chiesa Parrocchiale Medole
            Terracotta policroma





 C ) Anonima bottega valsesiana 1500/30   Oratorio Annunzia              (Boccioleto Valsesia )
        Legno policromo eseguito in tempi diversi.







 D )  Domenico Merzagora  XV Sec.  Santuario
        Madonna del Sasso  Orselina Canton Ticino  ( Svizzera )
         Gruppo ligneo.
      Essendo l'autore italiano ho segnalato anche questo, che a
      me piace molto, anche se si trova oltre confine.











   





E )  Domenico Merzagora  XV sec. 
       Museo Civico D'arte Antica Torino    
        Compianto ligneo.







 















F )  Guido Mazzoni  1492  Chiesa S. Anna dei Lombardi Napoli 
        Terracotta.