mercoledì 25 dicembre 2013



Acquarelli e poesie.



Tra parola e colore, è il titolo della mostra che si è inaugurata il 15 dicembre a Bologna presso la sala eventi del BidiBo Gran Caffè e che sarà visibile fino al 12 gennaio 2014.
Una scommessa di Antonio Miliani, acquarellista e Silvio Borgese poeta, con l'intento, non facile, di coniugare pittura e poesia, realizzando un acquarello che in qualche modo avesse dentro, le stesse emozioni che la poesia aveva voluto comunicare.










Occhi
Camminar per strada lungo la via
guardare in faccia la gente che incontri
è come esplorare un universo
con i pianeti, le stelle e il suo mondo.
Ogni volto, che incontri per strada
esprime un pensiero che angoscia o rallegra.

Quando gli occhi penetrano nei loro
è come affondare dentro, nei  cuori;
di tutto traspare nel nudo di ognuno,
da essi fuoriesce il bene ed il male.

La cattiveria di un volto infuocato penetra
il mondo in modo arrabbiato;
dagli occhi teneri, di un volto appannato da un velo di pianto,
emana tristezza di un cuore prostrato;
dagli occhi di chi molto serio cammina
con sguardo corto che non fuoriesce nemmeno dal volto,
traspare pena e immensa miseria.
Gli occhi inquietanti e barcollanti
di chi con fatica si regge in piedi
mascherano la tragedia di colui che
ha versato la propria vita dentro un bicchiere.
Gli occhi tristi di solitudine, esprimono
la paura di un futuro che mai avverrà;

su quelli gioiosi e speranzosi, 
il mondo leggiadro si adagia
con la certezza di un cammino sicuro
che porterà ben oltre ogni buio,
aprendo lo sguardo su un mondo felice
dove ogni cosa conduce al sorriso.

Silvio Borgese

 







Intreccio entropico

Non credo che tutto in me sia solo io,
anche io, sono parte di un altro
e un altro è parte di me.
In questo miscuglio di misteriosa entropia
raccogli l’essenza dell’esistenza.

Non esser presuntuoso
non sei tutto tu, anche il fratello
che ti sta accanto è un tuo modello,
non è necessario che tu lo conosca
basta incontrarlo solo una volta.
Pur non sapendolo una parte ti dona
che accogli a pieno senza timore.

                                               Silvio Borgese











 
           











Senza tempo

Non basta una vita per capire un minuto
in esso si cela il mistero giocondo.
È poi sufficiente un solo secondo a svelare
il mistero dell'abisso profondo.

Silvio Borgese
                                  






















Albero

Veder quella chioma, che ondeggia col vento,
esulta l’anima, fa vibrar dentro.
La forma tua, esprime timore
in un momento tanto stupore;
ovunque ti trovi: da solo, sui monti,
o in mezzo alla gente.
In modo imponente, stai sempre fermo
tanto paziente ad aspettare.
Immagina un poco se potessi scappare
a cosa di bello potresti incontrare.
Il mondo vivrebbe un dramma potente,
il caos regnerebbe!
Invece inerme, paziente e silente
adorni i monti, le pianure e le alture;
sugli altopiani primeggia il tuo stare,
fino a dare un tocco sul mare.
Il tuo respiro dona energia
spargendo di giorno l’ossigeno al mondo.
La tua natura mai ti abbandona
il tempo, la forza ti dona,
rinvigorendo la tua presenza,
distinguendoti dall’uomo che fragile diventa.

                                                     Silvio Borgese












Sublime sintonia

Musica, Pittura e Poesia
un'unica arte, un'unica euritmia.
Il Musicista, compone poesia
esprime parole donando il suono;
dipinge armonia adagiando le note su linee rette
con passione e mirata proporzione.

Il Pittore, esprime la musica coi tanti colori,
col pennello li mescola sfumandoli
in tanti toni da contenere sublimi parole,
l’insieme di esse un immagine dona
che esprime un mondo in un solo secondo.

L’armonia di Poeta si narra coi versi
dipinge su un foglio sotto forma di strofe,
la rima, è un suono a proporzione
di monti soavi che armonizza il mondo;
innalzandosi in pieno, sfuma l’aria
che con fermezza adagia il cielo.

Ecco che allora una luce traspare,
illumina il globo dando vita al creato
tracciando la via di chi si accosta
con tanta armonia.

                                               Silvio Borgese



























Oltraggio

Tu! vivi il dramma peggiore,
di una vita allo sbando, senza pudore,
svendi il tuo corpo come fosse un oggetto,
che ha poco valore d’avanti ad un cospetto gretto.
Tu che penosa stai sulla strada,
per scelta, bisogno o costrizione,
aspetti paziente che arrivi la piaga;
ecco, che un’ombra sotto forma di uomo a te si presenta,
per soddisfare l’animale interiore.
Cosa rimane di un momento sublime,
sferzato dal male di un gesto immorale,
ripagato col soldo che corrompe la vita,
del debole ricco che cede incapace
alla miseria che semina male.
Dopo che il tempo ti avrà resa ormai stanca,
ti guardi e ti vedi del tutto smembrata,
da un passato tortuoso che nel vuoto ti ha lasciata,
deprezzando il tuo fascino di ieri
di quando fanciulla tu eri.

Silvio Borgese











Inno di primavera

La primavera accende ogni senso,
traspare la gioia, l'orgoglio io sento.

Sprigiona potenza facendosi largo,
tra cuori solitari, in mezzo allo spazio!

Ecco ad un tratto un canto si eleva,
è la, in mezzo al prato, sono certo:
“è l’inno di una grande vittoria
che orgoglioso si innalza tra i tanti fiori”.

Si! È la vita!
La vita che nasce, prende la forma,
lascia il suo guscio per poi donarsi
alla sequela di un mondo, in cui l’uomo
inconsapevolmente suprema.

                                                            Silvio Borgese